Perchè ho evitato come la peste la VFNO e tutto il resto?

Vi sarete accorte tutte che sono stata forse l’unica impopolare blogger che non ha scritto un post sulla Vogue Fashion Night Out raccontando come è andata e cosa mi è piaciuto ed è successo perchè semplicemente ho evitato la VFNO e la settimana della moda come la peste.

Mio marito, a dire il vero, mi ha detto ” non è da te! Proprio tu che scrivi di queste cose…” ed ha ragione, ma la realtà è che quest’anno dopo tanti anni non mi ci sono vista in quel contesto.

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Credetemi, non è una questione di quali eventi mi interessavano e a quali avrei potuto partecipare, degli agganci ce li avrei anche avuti magari non per l’evento più figo del mondo, ma li avevo il punto è… che non mi andava di mescolarmi alla bolgia e di sentirmi soffocare facendo la fila per un bicchiere di plastica di prosecco caldo.

Quest’anno ho seguito il mondo della moda e del makeup forse ancora più attentamente di quanto ho fatto negli anni passati, sono sempre stata una fashion girl e sono sempre stata alla ricerca del mio stile personale ispirato alle tendenze, ma c’è una grande differenza rispetto a quello che ho provato prima per questo mondo e che provo ora.

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La moda, e di conseguenza il makeup, è arte per me, un’arte sottile, raffinata, un bellissimo mondo nel quale voltarmi da una parte all’altra ammirando meravigliose creazioni uscite da altrettanto meravigliose menti… ma quest’anno più che mai mi sono sentita lontana da un mondo che amo…ma che è diventato un circo.

Sì, un circo proprio così, la moda oramai è diventata per me sì una mostra di bellissimi quadri, disturbata da una miriade di mosche e di zanzare che le ronzano intorno e mi impediscono di sentire qual’è la vera essenza della bellezza di una creazione per la quale un’ artista ha lavorato….mesi.

Non ho saltato una VFNO da anni, mi ci buttavo a pesce e mi piaceva quell’atmosfera meravigliosa di festa e di novità, l’anno scorso è stata la mia ultima, mi sono fatta pestare i piedi da un orda di ragazzine che volevano vedere Enzo e Carla da Hip Hop e sono andata da Liu Jo tentando di scorgere le ultime creazioni… ho percorso Corso Vittorio Emanuele e mi sono sentita persa…una volta in San Babila mi è morto il coraggio di andare in  Via della Spiga.

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Quest’anno ho dato forfait in toto, non mi piace questo pullulare di pseudo fashion bloggers che si conciano nei peggio modi e si atteggiano a Dee della moda…come se avessero scoperto l’essenza del buon gusto e ti guardano pure dall’alto al basso perchè tra una “marchetta” e l’ altra ( in gergo editoriale le marchette sono le pubblicità che ti fai senza far capire che è una pubblicità…un po come i pubbliredazionali delle riviste) si sono guadagnate l’orrendo peluche di Fendi da appiccicare alla pochette o il completino  chearleader style che va tanto alla moda.

Ma voi il completino da chearleader lo metterereste per andare al lavoro? La moda per me è buon gusto, genialità, innovazione, arte, e pazienza se non tutti i quadri mi piacciono… ma è arte e io la amo, l’apprezzo, non potrei mai paragonare Klimt o Chagall al circo Togni!!

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Ecco cosa penso…sono contenta che si sia creata una nuova “professione” fashion blogger… chiamiamola così e ben venga se qualcuna ci ispira su come…”sdoganare” stili e tendenze…ma Vi prego Vi prego… non possono essere tutte Fashion Blogger… non tt le sgallettate mal vestite che mettono qualunque cosa uno stilista gli passi come se fosse il migliore abito della propria vita.

Insomma girls secondo me la moda, e scusate se sono vintage,  è Coco Chanel ed Audrey Hepburn, per me la moda è qualcosa che osa… che precorre i tempi si, e magari non viene sempre capita…ma è comunque…Arte… è come una bellissima melodia, una poesia, qualcosa che mi inebria e mi emoziona… e per ora almeno la moda e la sua celebrazione qua a Milano non mi hanno affascinato… attirato… conquistato.

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Leggerò comunque le mie riviste, nella mia raccolta ci sono sempre Elle, Cosmopolitan, Vanity fair, Glamour, Gioia e altre, che rientrano a volte si e a volte no…mi inebrierò delle tendenze e dei colori, farò le orechiette alle pagine per ricordarmi di cosa mi ha inebriata, colpita, ingolosita.

Ma credo di essere momentaneamente lontana dall’idea del mondo della moda e non dalla moda in sè e per questo ho deciso di non buttarmi nella mischia, ma di ammirare da lontano i dipinti che mi emozionano…e mi emozioneranno.

A presto!:-D

 

 

 

Un pensiero su “Perchè ho evitato come la peste la VFNO e tutto il resto?

  1. Ciao Ragazza!
    Come tu sai, data la mia natura bradipa, non mi interesso di fèscion e, per questo motivo, vivendo dall’esterno l’evento e le sue implicazioni, ho notato che la cosiddetta “vecchia guardia” delle fashion-bloggers quest’anno ha disertato e/o criticato le sfilate, e le manifestazioni collaterali, come un’occasione perduta per presentare buona moda e nuove tendenze: una volta si cantava “… tutte al mare, tutte al mare, a mostrar le chiappe chiare…” 😉
    Incomincio a credere che il troppo (di moda), stroppia (la moda)!
    Bacio
    Sid

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