Questo fine settimana cade la Festa della Donna e io come ogni anno mi barricherò in casa o andrò a mangiare la pizza con la mia dolce metà alle 7 per evitare l’apertura delle gabbie di tutte le galline del posto.
Ebbene si… sono una fervida odiatrice della Festa della Donna per come viene intesa oggi, non tollero gli spettacoli strappamutande e il caos congenito all’interno dei ristoranti provocato da tavolate di galline che sembra non escano mai di casa se non quella sera.
Pregusto il momento nel quale sarà l’uomo della mia vita a celebrarmi ( lo fa tt l’anno io sono una donna molto fortunata) e sono felice di potermi permettere, se ne ho voglia, di uscire con le All Stars per andare a mangiare una pizza dove ci siamo visti la prima volta parlando e commentando lo sfacelo civile dei tavoli a fianco al nostro.
Acida? Si … forse…ma io sono consapevole di questo acidume e tiro dritta come un treno e sapete perché?
La Festa della Donna nasce per celebrare i diritti delle donne, non si parla solo delle operaie vittime in fabbrica e delle lotte per la parità e il diritto al voto, è una giornata nella quale la cosa migliore da fare sarebbe leggere cosa stiamo festeggiando e ricordarcene! Nessuno ci vieta di ritrovarci e mangiare una cosa assieme…Ma la cosa che mi inacidisce è la minigonna ascellare che vedo sculettare andando alla toilette del ristorante, abbinata al tacco 12 e all’occhio brillo del terzo bicchiere di vino levato per fare il brindisi a non sanno nemmeno cosa.
Non riesco a tollerare, e Dio ce ne scampi, l’orda di galline che si fionda nei vari locali a guardare il bonazzo di turno che si leva i pantaloni brindando a spumante ( di ultima categoria of course) alle donne!
Perché quello, signore mie, è festeggiare noi donne?? Lasciamo perdere…ho scritto 300 e fischia parole di acidume…Ma passatemi la polemica, quando mi accorgo qual guisa di femmine sembra esca di casa solo quel giorno per fare danni e comportarsi come “nei peggiori bar di Caracas” e poi il resto dell’anno lo passa a parlare di pappa-pupù o di quanto ama follemente il suo ciccinofidanzatinoamorucciodellavita.
Diciamoci la verità io in 36 anni sono uscita sempre come-quando-conchimipareva e non ho mai avuto bisogno nemmeno in adolescenza di andare fuori a mescolarmi col il gregge l’8 marzo, me ne sono sempre stata in disparte ad osservare lo schifo che vedevo in giro domandandomi il perché.
Beh ancora oggi non ho una risposta, ognuno “festeggia” come gli pare… in ogni caso …BUONA FESTA DELLA DONNA …perché noi girls siamo una forza incredibile! ( così come la Mimosa simboleggia…è un fiore tenace ma delicato…ricordatevelo!)
A presto!:-)
La mimosa puzza!
E domenica è sacra: spiaggata sul divano con i mici 😛
Buon 8 Marzo a tutte!
Bacio
Sid
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mici are Always a good idea!!
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amen sorella, amen.
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YEAHHH!
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Parole sante cara, ne parlavo giusto stamattina con la mia parrucchiera e ha detto le stesse cose che hai scritto tu.
In ogni caso buon 8 Marzo :-*
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MA LO FANNO ANCORA?! Pensavo che il post-sessantotto avesse insegnato che è meglio essere femminili che femministe…
Buon 8 Marzo anche a te. Mio marito da sempre porta la mimosa a me, a mia figlia che vive fuori casa da anni e lo faceva anche con la mia mamma…
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Ebbene si Silvia lo fanno ancora…. W la.mimosa ed abbasso le oche!:)
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Anche io sono per ognuno festeggia a modo suo. Io invece mi irrigidisco davanti all’ ipocrisia del rametto di mimosa in certi casi. Uomini irrispettosi credono pateticamente di essere a posto con qualche rametto giallo
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Confermo hai ragione.
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In clamoroso ritardo nel risponderti….ma posso dire che hai ragione Francy!!:)
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Ciao! Ti ho nominata per il Liebster Award. Se ti fa piacere segui le indicazioni del post 😉 https://disordinelmiocassetto.wordpress.com/2015/03/17/liebster-award/
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